Valter Giuliano, attuale direttore della rivista “Segusium”, presentando il nuovo numero (il cinquantacinquesimo) durante la conferenza di sabato 16 settembre 2017, in riferimento all’articolo a noi dedicato, ha usato belle e profonde parole sull’utilità che una Banda non solo ha nella diffusione dell’educazione musicale, ma anche nella costruzione, attraverso l’arte, di dinamiche socio-culturali strutturali e imprescindibili per le nostre Comunità! Non è più un mistero che queste associazioni, ad oggi, rappresentino il modo più capillare per diffondere: cultura, confronto e partecipazione sul territorio.

 

Argini per le aberrazioni della globalizzazione e baluardi importantissimi per la conservazione e diffusione di valori che, oggi più che mai, risultano utili alla costruzione di una Società laica fondata sul senso di appartenenza, sulla tolleranza, sul coinvolgimento delle differenze e sulla proiezione verso il futuro di elementi anche tradizionali (“tradizionale” diverso da “popolare”… qui pro quo linguistico che produce risvolti pratici dannosi di cui bisognerebbe discutere anche con certi politici e amministratori) che sappiano però continuamente rinnovarsi per stare al passo con i tempi.

 

Siamo molto felici dell’opportunità che ci è stata concessa; la presenza di un articolo dedicato alla nostra Banda (e di conseguenza a tutto l’associazionismo musicale amatoriale) su di una rivista così importante per il nostro territorio e per tutta la cultura umanistica piemontese, rappresenta davvero un “unicum” che finalmente, a nostro parere, ci eleva al di sopra della subcultura nella quale in molti (troppi! Compresi coloro che ancora vorrebbero usare la Banda unicamente a scopo ludico e per intrattenimento) vorrebbero continuare a relegarci!

 

La speranza è che la presente esperienza possa creare un interesse dilagante che riesca, poco per volta, ad alimentare la redazione di articoli sempre più accurati sul “perché” della Musica Amatoriale! Riuscire ad attribuire ad essa, anche attraverso la ricerca storica sulle sue origini oltre che tramite la mera attività musicale di tutti i giorni (attività che in certi contesti, se coltivata con la professionalità e non tarpata dall’ignoranza, raggiunge punte di qualità notevoli), la dignità che merita, significa affrancarsi da costrizioni e condizionamenti che, a causa di un panorama culturale sempre più povero e frazionato, ancora non permettono il pieno sviluppo di quelle libertà individuali che solo l’azione collettiva è in grado di produrre e garantire. Cittadini non si nasce, lo si diventa attraverso impegno e conoscenza!

Su “Segusium”: la Filarmonica di Bussoleno verso il futuro